Subject: 2 casi 'stuzzicanti' (internistic)
Resent-From: echography@prioris.netsystem.it
Date: Mon, 29 May 2000 13:15:21 +0200
From: "Massimo Stella" <smstella@tin.it>
To: "MAILING LIST ECOGRAFIA" <echography@netsystem.it>
1) Cisti pilonidale non complicata, con evidenza all'ispezione, di piccolo orifizio cutaneo di ingresso
della fistola pilonidale; all'ecografia evidenza di ampio canale di collegamento con camera
cistica interna, mediana, a sede pericoccigea,con alcune microcalcificiazioni interne.
2) Doppio incidentaloma al surrene dx in soggetto di sesso maschile di 62 anni: mielolipoma iperecogeno e, medialmente, adenoma della ghiandola surrenalica. Il mielolipoma all'ecografia si presenta sempre con aspetto pressoché sovrapponibile agli angiomiolipomi renali, con 'cut off
chirurgico' di 4cm per il rischio di sanguinamento (nel nostro caso il mielolipoma era di 33mm e non v'era quindi indicazione all'intervento); attualmente è consigliata l'ablazione chirurgica per via
laparoscopica in centri specializzati (Per es. Univ Pisa, Istituto Patologia Chirurgica Prof Mosca)
Subject: carcinoma alla lingua al cd (Internistic)
Resent-From: echography@prioris.netsystem.it
Date: Tue, 6 Jun 2000 07:38:28 +0200
From: "Claudio Pasquali" <pmv@econews.it>
To:"Dottor Ecografia" <echography@netsystem.it>
Paziente di circa 60 anni, tre pacchetti di sigarette al di, forte bevitore presenta tumefazione dura alla punta e
parte mediana della lingua con difficoltà di movimento, dolore alla regione sottomandibolare sx. L'ecografia in scansioni trasversali e longitudinali della lingua evidenzia area ipoecogena disomogeneamente distribuit con vivace segnale vascolare ad elevata velocità sistolica. Tale lesione infiltra il pavimento a livello del pavimento lateralmente a sx.
Doc sprint
Subject: cancro cirrosi
Resent-From: echography@prioris.netsystem.it
Date: Thu, 8 Jun 2000 20:10:24 +0200
From: "Claudio Pasquali" <pmv@econews.it>
To: "Dottor Ecografia" <echography@netsystem.it>
Paziente di circa 70 anni con diagnosi già nota di cirrosi epatica, presenta
carcinoma esteso al V e VI e VIII seg. con replica al III e II.
Interessante il segnale vascolare power energy della massa principale e
l'esame spettrale cd ad alta velocità sistolica della più piccola
localizzazione secondaria. E' presente inoltre inversione del flusso portale
a livello del ramo del lobo dx.
Docsprint.
Subject: gozzo colloido cistico - k polmone
Resent-From: echography@prioris.netsystem.it
Date: Sun, 11 Jun 2000 09:57:33 +0200
From: "Claudio Pasquali" <pmv@econews.it>
To: "Dottor Ecografia" <echography@netsystem.it>
La prima foto illustra formazione nodulare colloidocistica con segnale vascolare periferico.
La seconda evidenzia formazion e solida alla base polmonare dx con area
ipoecogena al VII segmento epatico da riferire a localizzazione metastatica.Docsprint
Subject: K prostata con invasione ureterale vesciale sx e metastasi linfonodali inguinali
Resent-From: echography@prioris.netsystem.it
Date: Sat, 10 Jun 2000 21:55:01 +0200
From: "Claudio Pasquali" <pmv@econews.it>
To: "Dottor Ecografia" <echography@netsystem.it>
Subject: LESIONE FOCALE EPATICA
Resent-From: echography@prioris.netsystem.it
Date: Wed, 16 May 2001 01:23:04 +0200
From: "saverio p" <savpig@tin.it>
To: <echography@netsystem.it>
Lesione focale di 14 mm. a bersaglio al 6° segmento epatico in maschio di 40 anni asintomatico. Non segnali di flusso al Power Doppler.Markers virali negativi. Iperplasia nodosa focale? Lesione ripetitiva? Devo fare, secondo voi, la fnab ecoguidata? Saluti a tutti, S. Pignata
R: S.M. Stella <smstella@tin.it> risponde:
L'aspetto della lesione focale epatica a bersaglio è chiaramente suggestiva per lesione ripetitiva; non è attribuibile ad una iperplasia nodosa focale .Non ha l'aspetto della lesione micotica. Max Stella
R: Nico comparato <domcomp@tini.it> risponde:
Le lesioni focali epatiche con aspetto a bersaglio "inverso" pur essendo
compatibili ovviamente con metastasi (ma anche con altre patologie), sono -nella pur relativa rarita' della malattia- tipiche per infezioni da funghi le quali a volte possono anche estrinsecarsi in assenza di sintomatologia. Tale ipotesi quindi, deve anche essere presa secondo me in considerazione.
Ciao Nico
R: S.M Stella >smstella@tin.it> risponde:
Le lesioni focali a bersaglio sono per definizione aree ipoecogene o isoecogene o iperecogene con orletto ipoecogeno, orletto che rappresenta la reazione desmoide dei tessuti all'aggressione neoplastica; l'orletto ipoecogeno è quello che caratterizza il bersaglio classico, così come viene magistralmente descritto nel Weill e in più recenti testi di ecografia dell'addome. La definizione di bersaglio inverso e' stata fonte di non pochi equivoci in un recente passato e presto abbandonata e si riferiva a lesioni con orletto iperecogeno, ed a sua volta a nucleo con ecogenicità variabile: dall' ipo- all'iso o iperecogeno creando un aspetto in 'negativo' rispetto alla classica lesione a bersaglio ove l'orletto è sempre ipoecogeno come nel caso postato di recente dal collega che lo ha riscontrato in quel signore 40enne. Le lesioni a bersaglio sono generalmente di natura secondaria, ripetitiva, non riscontrandosi mai nell'epatocarcinoma (almeno in fase iniziale) nè nelle lesioni micotiche che presentano altri aspetti (cfr Weill).Talora nelle lesioni neoplastiche si può presentare un doppio o triplo orletto ma anche qui la questione è sempre la medesima: trattasi di lesioni ripetitiva.
R: Nico Comparato <domcomp@tin.it> risponde:
Caro Max, lungi da me l'idea di fare polemica sia perche' credo che nella mailing non sia il caso, sia perche' sei un caro, anzi carissimo amico che stimo e ti assicuro che il tuo parere e' sempre tenuto da me nella massima considerazione. Devo pero' dirti con tutto l'affetto di questo mondo, di non essere d'accordo con te sia per per il tono della risposta che per i contenuti. Ti assicuro che di riviste, articoli, pubblicazioni e libri recenti etc etc, ne ho letti "a sfare" sia sull'argomento in questione che su tutti gli altri argomenti inerenti alle ecografie che pratico. A volte non ricordo la fonte, pero' ti assicuro che nella mia mente le migliaia di informazioni acquisite ci sono tutte e non si disciolgono in un "bicchier d'acqua" per cosi' poco.E' proprio per questo che mi sono fatto l'idea che le interferenze ed i fattori che entrano in gioco nel determinare l'aspetto delle lesioni focali epatiche siano estremamente complessi ed ancora lontani dalla perfetta comprensione.E' conseguenziale ritenere a volte le interpretazioni rigide dei reperti,i "postulati" i valori di cut - off etc spesso restrittivi ai fini della diagnosi.
Sicuramente non intendo dire che siccome tutto puo' essere tutto....
Avere sempre diffidato delle asserzioni categoriche (es. questo reperto non rappresenta mai questa o quella patologia, quella data lesione ha sempre questo aspetto etc) non significa che non tenga conto della semeiotica ecografica, delle percentuali di probabilita' o delle controversie che a volte circondano un dato reperto. Inoltre se avessi dovuto sempre tenere in considerazione il parere degli "insigni" a questa ora forse avrei nel mio carniere qualche sbaglio in piu'.
Ritornando al caso specifico credo che fosse chiaro che io intendessi fornire soltanto"l'ipotesi" della lesione micotica come una alternativa (e ti assicuro che Weill o non Weill nessuno potrebbe escluderla nonostante le motivazioni addotte a riguardo della struttura delle lesioni focali), non come una certezza o come evenienza prioritaria.E' chiaro che in un paziente del genere penserei per prima cosa ad una meta e non sarei tranquillo finche' non trovassi il tumore primitivo o non eseguissi una diagnosi di certezza in un senso o nello altro.Con questo -e vorrei puntualizzarlo- non intendo avere ragione, ho espresso solo il mio parere ma ti assicuro e non per presunzione- che prima di parlare o di scrivere penso sempre a quello che ho da dire. Un abbraccio Nico
Subject: Anse in sede inter-epatodiaframmatiche
Resent-From: echography@prioris.netsystem.it
Date: Thu, 29 Jun 2000 21:28:59 +0200
From: "tarini" <tarini@infoservice.it>
To: <echography@netsystem.it>
Non ho mai trovato né personalmente, né in letteratura, anse intestinali che possano, insinuandosi fra la cupola epatica ed il diaframma, porre dubbi diagnostici, al contrario dell'esperienza riferitami dalla collega ecografista dell'Ospedale di Gubbio.Siccome la mia esperienza è limitata, vorrei avere una vostra opinione.Vi ringrazio fin d'ora e mi sento onorato della Vostra Cortesia.
R: Nico comparato <domcomp@tin.it> risponde:
La prima cosa che mi viene in mente e' che le anse si possano trovare in torace per ernia diaframmatica. Ho avuto un caso simile (signore di media eta' con sintomi simil colecistici).
Normalmente non credo che le anse possano provenire dal basso per ragioni anatomiche in condizioni normali Ciao Nico.
R: Tarini <tarini@infoservice.it> risponde:
Pt. di 63 anni con febbricola da circa 12 gg, lieve epigastralgia, ves 63, GB 11.300/mm3, Ca 19.9 (GIGA): 20 volte il valore normale massimo; il pt.non ha voluto ricoverarsi perchè deve raccogliere il fieno! Sospetterei:1.Ascesso sub-diadrammatico; 2.Metast. di K pancreatico (il pancreas è mal esplorabile, per lo meno da me!...e dall'ecografista del mio Osped.); 3.Altro? Giovedì eseguirà TAC alto addome e successivamente EGDS: vi riferirò....se nel contempo alcuno mi vorrà dare suggerimenti, né sarò lieto.
R: "Lorenzo Vanni" <lorvan@tin.it> risaponde:
Sembra un ascesso. Le metastasi da pancreas di solito non si escavano. Non fanno alzare i bianchi. Vi è unasintomatologia che indirizza sul pancreas e quando sono di queste dimensioni il paziente sta già molto male e difficilmente sono uniche...Fai sapere. Lorenzo Vanni. Firenze.
R: Tarini<tarini@infoservice.it> risponde:
Una EGDS ha evidenziato una ulcera maligna ("a cellule a castone"), evidenziabile anche all'etg sulla piccola curva; oggi effettuando un controllo ho notato la riduzione di circa il 50% della lesione cavitata inter-epato-diaframmatica (la TC la interpreta come metastasi del 4° seg.); ritengo sempre più probabile trattarsi di un ascesso, considerando anche che la ves ed i GB si sono dimezzati: il pt verrà operato i prossimi giorni...vi terrò informati.
R: <tarini@infoservice.it> risponde:
Il pt che vi ho presentato, è stato sottoposto ad intervento di gastrectomia subtotale sec. Billroth 2° con splenectomia (evidentemente per qualche "palettata" intraoperatoria, non certo per apparenti motivi di radicalità!): il chirurgo afferma di non avere trovato nulla in sede sottodiaframmatica, solo l'ulcera maligna della piccola curvatura senza adenomegalie satelliti, che aveva segni d'una recente perforazione. Conclusioni: ascesso sottodiaframmatico secondario autodrenatosi; la ETG l'aveva dato in prima ipotesi versus la TC (A SPIRALE CON RICOSTRUZIONI!!!) che dava quasi per certo una metastasi necrotica del 4° segmento
Subject: Un caso senza foto, emblematico di malasanità:
Resent-From: echography@prioris.netsystem.it
Date: Thu, 29 Jun 2000 22:21:46 +0200
From: "Massimo Stella" <smstella@tin.it>
To: "MAILING LIST ECOGRAFIA" <echography@netsystem.it>
CC: "Nardo Bonomi" <nbonomi@ftbcc.it>
Un caso senza foto, emblematico di malasanità:
F.T., maschio di 70 anni, viene sottoposto 2 anni or sono ad eco dell'addome in prestigioso Centro
Chirurgico Universitario eseguito by very skilled operator ove viene riscontrata una tumefazione
cefalo-pancreatica definita di natura eteroplasica. La successiva TAC eseguita anche qui in veramente
prestigioso centro radiologico universitario confermava ampiamente la diagnosi ecografica ed il paziente
veniva così indirizzato al Centro Chirurgico Universitario dove era stata fatta la diagnosi ecografica.
Operato da famoso Professore di prima fascia, insigne Direttore di Specializzazione Chirurgica, fa eseguire
nuova ecografia intraoperatoria dal sempre very skilled operator che conferma la diagnosi preoperatoria
ed in più evidenzia una infiltrazione dei vasi mesenterici per cui viene eseguita una palliativa con
anastomosi bilio-digestiva per un drenaggio biliare migliore (il paziente era nel frattempo divenuto itterico). Non viene eseguito un prelievo di frustolo o quant'altro per una diagnosi istologica estemporanea. Il paziente viene in tal guisa inviato a prestigioso Centro Oncologico Medico Universitario ove ha eseguito iprotocolli chemioterapici del caso che gli hanno procurato come complicanza un diabete insulinodipendente.
Nei successivi controlli ecografici (dopo 6 mesi dall'intervento e, nei 2 anni successivi, per altre 4-5volte),
consigliati dal centro oncologico, da dover essere eseguiti nella medesima struttura universitaria ove era stata fatta la 'primitiva' diagnosi, viene confermata la lesione espansiva cefalopancreatica, trovata di volta in volta sostanzialmente invariata nelle dimensioni, e quindi non progredita; per il ripetersi di episodi itterici e settici viene reinviato in Radiologia Universitaria per eseguire nuova TC e colangioRMN che confermava sostanzialmente la diagnosi ecografica di partenza. Il paziente quindi viene alla mia osservazione per puro caso (per quelle fortuite vicende che a volte la Mano di Qualcun' Altro sembra
apposta debbano 'guastare' i disegni dell'umana miseria morale). Il soggetto è itterico, con febbri settiche
ad intervalli bi-trisettimanali, assai defedato; all'osservazione ecografica dilatazione delle vie biliari
intraepatiche, coledoco che si riduce progressivamente di dimensioni, con, nella porzione terminale forse
qualche microcalcolo, ma la cosa più eclatante di tutte, con testa del pancreas del tutto 'miracolata' senza
essere ricorsi a Lourdes o altro Santo del Paradiso; nessuna massa espansiva (2 mesi prima l'ecografista
riportava l'ennesima stazionarietà della grossa massa espansiva), facendomi fortemente sospettare del
marcio, e quindi la falsità ideologica di quegli esami e di quell'intervento chirurgico. Referto
quindi, con estremo coraggio, la assoluta normalità della testa e del corpo-coda del pancreas, non
riscontrando patologie a tale livello. Il paziente, in base al mio referto, viene così inviato in centro chirurgico ospedaliero, questa volta non universitario in città periferica della provincia. L'esplorazione chirurgica evidenzia una stenosi flogistica biliodigestiva che viene risolta, e soprattutto una testa del pancreas perfettamente sana, in assenza di qualsivoglia patologia. Il paziente ora sta benissimo, non ha più febbri né ittero ma continua ad essere schiavo dell'insulina per quella terapia oncologica NON NECESSARIA. Il paziente, erudito antichista del Nord Italia, si riserva di denunciare tutta l'equipe chirurgica e annessi e connessi vari.
R: Nico Comparato <domcomp@tin.it> risponde risponde: caro Max, non ho parole...In questi casi risultano maggiormente comprensibili i misteri che circondano i "miracoli" o le regressioni di malattia per cause sconosciute...questo per dire che e' assurdo che possano succedere cose simili. L'unica cossa positiva e' che ora il paziente sia uscito dall'"incubo", anche se a caro prezzo. Ciao Nico
R: Emmanuel De Carolis <edecarol@libero.it> risponde:
Questo caso mi lascia molti dubbi. Sinceramente, non me la sento di trarre delle conclusioni cosi' drastiche, perche', se ho ben capito, la prima diagnosi ha coinvolto diversi specialisti,che hanno eseguito esami diversi. Come e' possibile che tutti abbiano visto una stessa lesione "fantasma", compresi i chirurghi? Mi pare inverosimile.Tu hai visto personalmente la cartella e i referti, o ti e' stato tutto riferito dal pz? Io credo comunque che ci sia una spiegazione. Emmanuele De Carolis
R: Massimo Stella <smstella@tin.it> risponde:
Ho visto, ho visto la cartella eccome!!! che ...fa porre altri dubbi (legali e dolosi...molto, ma molto dolosi!!!) In realtà sono stato molto sul soft e sul vago; quando ci troveremo personalmente ti racconterò ulteriori dettagli sul fattaccio!!!