NB: in ecografia si vede solo ciò che si cerca attentamente
Attenzione: Almeno in Italia non esiste una specializzazione in ecografia anche se esistono corsi, alcuni anche validi, di ecografia. Ogni medico quindi si trincea dietro la sua specializzazione e la sua "casta" arrogandosi il diritto preferenziale di poter eseguire l'ecografie meglio di qualunque altro, solo perché ha conseguito una specializzazione inerente alle ecografie che esegue o che vorrebbe eseguire (es. il ginecologo ritiene di essere il più adatto ad eseguire l'ecografie ginecologiche ed ostetriche, così come anche l'internista, il chirurgo, il radiologo etc, etc ritengono di essere i più adatti per la valutazione di organi ed apparati inerenti alla loro specialità).
In realtà l'ecografia pur avendo necessità di essere integrata da conoscenze cliniche della branca medica correlata (peraltro accessibili quasi sempre ad ogni medico di buona volontà), necessità pratica e conoscenze che vanno ben al di là di quelle che una specializzazione attinente per argomento può dare. Valutate quindi l'ecografista per quello che vi offre e per come si comporta, indipendentemente dalla specialità che ha conseguito; un bravo ecografista non passa inosservato; diffidate della troppa fretta e ricordate ancora una volta: in ecografia si vede solo ciò che si cerca attentamente...e che si sa cercare.
Q: cosa è l'ecografia?
R: E' una metodica diagnostica che utilizza gli ultrasuoni (e quindi non raggi x)
Q: Ho eseguito una ecografia pochi giorni fa; posso ripeterla?
R: Sicuramente. Gli ultrasuoni alle potenze utilizzate in diagnostica non risultano, in base alle conoscenze mediche attuali, dannosi.
Q: però mia moglie è gravida...
R: anche in gravidanza l'ecografia può considerarsi non pericolosa; alcuni ecografi particolarmente sofisticati, sono in in grado di abbassare ulteriormente la potenza di emissione (vedere anche oltre).
Q: Quali organi può studiare l'ecografia?
R:
1) Il cervello nei bambini appena nati fino a quasi un anno di età e anche oltre; negli adulti e' possibile eseguire una ecografia con doppler transcranico per cercare di visualizzare il flusso in alcuni vasi cerebrali; non sempre la qualità delle immagini é ottimale in quanto il fascio ultrasonico deve farsi strada attraverso l'osso che notoriamente non permette agli ultrasuoni di propagarsi; per fare questo occorrono sonde a frequenza moto bassa.
2) il collo con le sue ghiandole (es. tiroide, salivari, linfonodi), ed i suoi vasi; non sostituisce però ma integra la visita otorino laringoiatrica che permette di vedere direttamente con lo specchietto la mucosa laringea, faringea e le corde vocali; pur visualizzando l'eco queste strutture non é però in grado di evidenzarne tutte le patologie.
3) il cuore (l'eco studia l'anatomia del cuore ed anche la sua funzione con il doppler-color doppler; é però cosa diversa dall'eletrocardiogramma che visualizza i potenziali elettrici cardiaci; i due esami si integrano e non si escludono l'un l'altro), la pleura (alcune porzioni di essa), alcune porzioni superficiali dei polmoni (ovviamente l'ecografia non é la metodica di studio per i polmoni; visualizza solo il liquido pleurico e a volte masse polmonari superficiali o pleuriche).
4) il fegato, la colecisti, le vie biliari, il pancreas, la milza, i vasi addominali, il peritoneo, il retroperitoneo, i reni, la vescica, le vie urinarie, l'utero e le ovaie. Studia anche lo stomaco e l'intestino; in questo caso però non sarà utile nella diagnosi (se non in casi particolari) di ulcere, gastrite, duodenite, polipi intestinali (non sempre visibili), diverticoli intestinali (non sempre visibili); l'eco sarà invece indicata nel sospettare l'ernia iatale (scivolamento dello stomaco verso l'atro spesso con reflusso di succo gastrico in esofago), alcune infezioni intestinali compresa l'appendicite, masse intestinali, dilatazioni intestinali, torsioni intestinali (es volvolo), invaginazioni, alcune anomalie congenite.
5) la gravidanza ed il feto (vedi dopo).
6) i vasi degli arti, ancor meglio se associata al doppler (che visualizza sotto forma di un tracciato il movimento del sangue) o al color doppler (che visualizza sotto forma di colori i movimenti del sangue)
7) il tessuto sottocutaneo ed in casi particolari con sonde ad alta frequenza e risoluzione la pelle.
8) I tendini, i muscoli ed in alcuni casi le articolazioni
9) Il seno (vedere anche oltre)
10) Le anche del neonato
Occorre precisare che:
a) tutti abbiamo nel nostro corpo (collo, inguine, ascelle , addome etc) i linfonodi, o "ghiandoline" come spesso vengono chiamate; in alcuni casi però (depilazioni, deodoranti cosmetici, infezioni, malattie infettive e mal di gola, tumori) , possono ingrandirsi; l'ecografia studiando la forma, le dimensioni, la struttura, la vascolarizzazione del linfonodo, aiuta ad orientare la diagnosi in modo corretto.
b) l'ecografia come tutte le altre metodiche mediche per immagini, del resto, non può effettuare diagnosi istologica, ma può solo fornire degli orientamenti sulla natura di un dato reperto; a volte l'orientamento sarà inequivocabile, altre volte invece non sarà in grado di fornire notizie precise sulla natura (es. di un nodulo).
In questi casi sarà utile effettuare altri indagini, come per esempio il cito aspirato eco guidato con ago sottile, la TAC o la risonanza magnetica nucleare; anche le ultime due metodiche, come l'eco, non possono effettuare diagnosi citologica-istologica e quindi hanno valore integrativo, più o meno utili a seconda dei casi; la prima metodica (il cito aspirato eco guidato) fornisce invece quasi sempre un corretto orientamento citologico (se eseguito correttamente, con aghi molto sottili -inferiori al mm- é una metodica attendibile e sicura con pochissime controindicazioni: é quasi indolore, e non causa disseminazioni di cellule tumorali se non in casi eccezionali).
c) a volte una lieve infezione in un organo (es. il fegato o il rene, tiroide, tube, ovaie, etc), può non causare alterazioni anatomiche macroscopiche, e quindi essere invisibile alla ecografia
d) I nemici dell'ecografia sono l'aria nella pancia, l'obesità, le ossa (con eccezione dell'età neonatale durante la quale alcune patologie possono essere ben studiate ecograficamente, come per esempio la frattura post partum della clavicola o l'evoluzione del callo osseo in caso di frattura anche in età infantile o adulta); se ne deduce che in alcune persone la visualizzazione sarà migliore, in altre peggiore.
Q: Per effettuare un ecografia, occorre una preparazione?
R: Dipende; per i tessuti superficiali (es. collo, tiroide, muscoli, anche del neonato etc). non occorre nessuna preparazione. Per l'ecografia della colecisti , del fegato e delle vie biliari e dello stomaco, occorre essere digiuni da almeno 8 ore (attenzione: i soggetti diabetici in terapia con insulina o antidiabetici orali o pazienti con tendenza alla ipoglicemia consultino il proprio medico prima di digiunare).
Per i reni, la vescica, l'utero e le ovaie (esame sovrapubico: in caso di eco ginecologica transvaginale non é necessaria la vescica piena; a volte però, in base alla costituzione della paziente, anche a vescica vuota dalla via sovrapubica, si otterrà una buona visualizzazione degli organi ginecologici) é necessaria la vescica piena; occorre precisare che la vescica troppo piena generalmente non é indicata in quanto crea spesso degli artefatti e comprime le strutture circostanti; ideale é un medio riempimento ottenibile in vari modi (es. trattenere le urine per circa 3 ore-4 ore; se 1 ora prima dell'esame non si dovesse avvertire alcuno stimolo, bere gradualmente dell'acqua non gasata -circa mezzo litro-; se 1 ora prima dell'esame si dovesse avvertire uno stimolo minzionale sopportabile non fare nulla; se una ora prima dell'esame si dovesse avvertire uno stimolo non sopportabile, cercare di svuotare la vescica di quel tanto per eliminare il dolore, ma non lo stimoli stesso.
Per tutte le strutture addominali é preferibili una toilette intestinale ed eventualmente un trattamento antimeteorico: evitare per qualche giorno prima dell'esame di eccedere in frutta, legumi, verdure, bevande gassate, dolci; eventualmente farsi prescrivere per alcuni giorni da proprio medico, un preparato antimeteorico. In caso di stitichezza un blando lassativo due giorni prima dell'esame, scelto fra quelli che non facilitano il meteorismo (chiedere al proprio medico).
Q: E' meglio effettuare una mammografia o una ecografia al seno?
R: L'ecografia e la mammografia sono esami complementari e l'uno non esclude l'altro.
I moderni apparecchi ecografici permettono di ottenere delle risoluzioni elevatissime e quindi molti rilievi saranno possibili con l'ecografia e non con la mammografia (e. piccole cisti).
Ad ogni modo la mammografia visualizza con maggiore facilità le microcalficazioni che in casi particolari possono esse l'unico segno di un tumore.
Nei seni molto densi come quelli di giovani donne, l'ecografia é l'esame di scelta. Dopo i 40 anni o in casi particolari, é però utile associare le due metodiche. Semplificando possiamo concludere che una ecografia del seno eseguita con un apparecchio ad altissima risoluzione e da un ecografista paziente ed esperto, risulta essere un esame estremamente preciso. Ad ogni modo può essere utile indipendentemente dalla età (con eccezione di pazienti giovanissime nelle quali la utilità mammografica è limitata), associare le due metodiche anche in condizioni di normalità (ecografia ogni 8 mesi o 1 anno, mammografia ogni due anni circa).
Tranne che in casi particolari, l'ecografia può essere effettuata indifferentemente in qualsiasi periodo del ciclo mestruale.
Q: il mio bambino é appena nato; per le anche cosa devo fare, l'ecografia o la radiografia e quando?
R: attualmente l'ecografia ha sostituito completamente la radiografia delle anche, tranne che in casi particolari.
Si può effettuare subito dopo la nascita e preferibilmente entro i primi due mesi.
Q: Vorrei effettuare una ecografia dell'utero e delle ovaie; ho sentito parlare anche della ecografia transvaginale, oltre che di quella per via sovrapubica; quale mi consiglia?.
R: L'ecografia transvaginale permette una definizione di immagine nettamente superiore alla metodica sovrapubica e quindi é consigliabile ad ogni donna che abbia già avuto dei rapporti; si inserisce in vagina (nota bene non nell'utero), una sonda ecografica dello spessore di circa un dito e mezzo, che procura lo stesso eventuale fastidio causato dalle delle dita del medico durante una normale visita.
E' indispensabile quando l'ecografia sovrapubica per ragioni tecniche non riesce ad ottenere una buona qualità di immagine. Negli altri casi é comunque consigliabile.
Q: Se eseguo una ecografia ginecologica, posso fare a meno di sottopormi ad una visita ginecologica o ad un pap test?
R: La visita ginecologica consta di due parti: la prima é la palpazione bimanuale (effettuata generalmente per ultima), eseguita con due dita in vagina ed una mano sulla pancia della paziente che ha lo scopo principale di delimitare l'utero e le ovaie; in verità nonostante quasi tutti i libri della materia ed alcuni specialisti sostengano il contrario, l'attendibilità di tale atto medico se confrontato a quella ottenibile con l'ecografia soprattutto se transvaginale é veramente bassa; in questo caso quindi (per studiare l'utero e le ovaie) posso affermare con forza che l'eco sostituisce questa fase della visita.
Il secondo parte della visita ginecologica é rappresentato dallo inserimento dello speculum e dalla osservazione del collo uterino che sporge in vagina (portio) oltre che della vagina e della vulva.
Tale fase (che andrebbe eseguita tassativamente mediante colposcopia e non ad occhio nudo) non può esser sostituita in nessun modo dalla ecografia; stesso discorso vale per il pap test.
Q: quando fare in gravidanza l'ecografia?
R: ecco i periodi consigliati (NB: a meno che non siano presenti condizioni particolari, rare, che ne controindichino l'esecuzione, é consigliabile eseguire fino al terzo mese l'ecografia transvaginale che permette, rispetto alla ecografia sovrapubica, una precoce diagnosi di molte malformazioni; in seguito la ecografia transvaginale potrà meglio valutare le parti fetali situate in basso, e lo stato del collo dell'utero materno.
6-7 settimana (in tale epoca si visualizza il battito; non esistono regole fisse; esiste ampia variabilità individuale; l'eco transvaginale permette di anticipare di una o due settimane la visualizzazione del battito e della camera ovulare).
10-12 settimana (12 settimana: Translucenza nucale)
16-18 settimana
22 settimana
25-27 settimana
32-34 settimana
37 settimana
poco prima del parto
Non sarebbe sbagliato però eseguire circa una ecografia al mese.
Per calcolare l'epoca della gravidanza (considerando un ciclo ideale di 28 giorni), contare i giorni (e poi convertirli in settimane) dal primo giorno della ultima mestruazione.
Q: l'ecografia può evidenziare tutte le malformazioni fetali?
R: Tutte sicuramente no, però un esame normale eseguito attentamente nelle epoche giuste, con un buon apparecchio, su di una paziente che presenti buona capacità di farsi attraversare dagli ultrasuoni, e con il feto in posizione favorevole, sicuramente offre delle garanzie elevatissima di assenza di danni fetali; purtroppo alcune malformazioni si visualizzano tardivamente o alla nascita o non sono identificabili.
Q: Sento parlare spesso di ecografia morfologica; cos'è?
R: Si intende l'ecografia del quinto mese che permette una più agevole visualizzazione delle strutture fetali. Tale denominazione oramai fa parte del linguaggio comune, ma in realtà tutte le ecografie dovrebbero essere morfologiche, cioè eseguite prestando la massima attenzione alla anatomia fetale. Attenzione! non tutte le ecografie sono uguali; la maggioranza dei medici esegue ecografie di primo livello valutando solo le strutture anatomiche principali; esistono però ecografisti (ed ovviamente ecografie) di secondo e terzo livello i quali in tutte le pazienti cercano di eseguire un esame dettagliato di tutte le strutture fetali, compreso il color doppler del cuore fetale; é ovvio che una ecografia (ed un ecografista) di terzo livello sono da preferire.
“morfologica” non significa “ecografia di livello elevato” anzi... la maggior parte delle ecografie morfologiche sono purtroppo ecografie di base.
Q: l'ecografia può sospettare il mongoloidismo o sindrome di Down?
R: teoricamente si, ma non sempre.
A volte una anomalia cromosomica é associata a malformazioni fetali, le quali possono essere identificate con l'ecografia; altre volte indipendentemente dalla presenza o meno di malformazioni, in caso di anomalia cromosomica e quindi anche si s. di Down, in fasi precoci si può evidenziare un doppio contorno nucale (il cosidetto valore di translucenza nucale), assenza o ipoplasia di una delle due ossa nasali o di entrambe, alterazioni di flusso nel dotto venoso, o una alterazione della quantità del liquido amniotico (sia in eccesso che in difetto). Altri segni ecografici connessi a volte con anomalie cromosomiche sono:
-arti o dita corti, aumento dello spessore dei tessuti molli della nuca , arteria ombelicale unica, cisti dei plessi corioidei, allargamento delle pelvi renali etc. Alcuni di questi segni pero' possono essere presenti anche senza essere associati ad anomalie cromosiche.
In fase precocissima anche una frequenza cardiaca rallentata, inferiore a cento oppure anomalie anatomiche del sacco vitellino secondario, sono sospette per cromosomopatie.
Altre volte il bambino Down assume durante la gravidanza un atteggiamento spastico e altre volte presenta un ritardo di crescita (o dita più corte o altre alterazioni minori).
Esiste però la possibilità che un bambino affetto da mongoloidismo non abbia alterazioni somatiche svelabili con l'ecografia.
Q:Cosa é il tri-test?
R: Il tri-test, é un esame che correla l'età della paziente, con l'epoca gestazionale e con alcune sostanze ormonali ematiche materne correlate al feto. Viene stimato un indice di rischio oltre il quale aumenta la probabilità di mongoloidismo-anomalie cromosomiche o di difetti del tubo neurale (encefaloceli, spina bifida etc). Sono frequenti i falsi positivi e i falsi negativi. A mio parere ha il solo scopo di fare allarmare inutilmente i genitori; ad ogni modo se inteso nel suo significato vero, può comunque essere indicato.
Q: Mi hanno consigliato di fare l'amniocentesi, ma io ho paura e non vorrei farla. Posso fare solo l'ecografia?
R: l’amniocentesi si esegue generalmente in prossimità della 16-17° settimana epoca in cui le cellule fetali sono ben rappresentate nel liquido amniotico (esiste anche una amniocentesi tardiva eseguibile in casi particolari , in epoche successive). Il prelievo del liquido viene effettuato con guida ecografica e questo riduce i rischi che però, anche se minimi sono insiti nella metodica e variano a seconda delle casistiche. Viene “consigliata” generalmente quando l'età dei genitori (soprattutto materna) supera i 35 aa (o quando un tri-test risulta positivo o dubbio o in caso di anomalie cromosomiche presenti in altri figli o parenti), in quanto statisticamente oltre tale età aumenta il rischio di concepire un feto con sindrome di Down. Non bisogna però essere estremamente rigidi nella valutazione che va fatta considerando le necessità della coppia e tenendo conto anche dell'aumento della età feconda (molte pazienti vanno in menopausa a 50 aa).
La decisione se effettuare o meno manovre invasive, indipendentemente dalla età dovrebbe essere presa dalla coppia e non dal medico, che ha solo il compito di calcolare i rischi, sia per cromosomopatia e sia per complicanza da amniocentesi ed il dovere di spiegare nel dettaglio con obiettività ogni cosa alla coppia. Le manovre invasive hanno senso solo se la coppia interromperebbe sicuramente la gravidanza nei termini consentiti dalla legge in caso di problemi.
Consiglio di leggere le mie monografie a riguardo... (TN, Bitest, manovre invasive, quadri borderline, etc.)
Anche se una eco ben fatta può intuire una sindrome di Down (vedere precedente domanda), non garantisce una diagnosi sicura e quindi non può sostituire l'amniocentesi o altre metodiche di diagnastica prenatale come il prelievo dei villi coriali che permette una diagnosi ancora più precoce rispetto alla amniocentesi anche se con maggiori rischi (tranne che in centri superspecializzati) e la funicolocentesi che consiste nel prelievo diretto dal funicolo del sangue fetale permettendo di diagnosticare un numero maggiore di malattie.
Q: quando é possibile stabilire il sesso con l'ecografia?
R: Anatomicamente il sesso fetale si delinea circa alla 9-10 settimana. Ecograficamente sarà ben visibile in genere dalla 114-15 settimana in poi (meglio se con eco transvaginale). La visualizzazione dipende dalla ecogenicità del soggetto, e dalla posizione del feto; raramente potrebbe in casi particolarissimi non essere ben visibile neanche in epoche avanzate. Fino alla 12 settimana circa tutti i feti hanno una “protuberanza” il tubercolo genitale, praticamente identico nei maschi e nelle femmine fatta eccezione per l’orientamento spaziale.
In questo periodo la diagnosi di sesso può essere in molti casi effettuata, anche se con una attendiblità non assoluta.
NB: La storiella secondo la quale il cordone ombelicale può essere interpretato come sesso maschile, non fa più neppure ridere, ma causa sconforto... è una balla vera e propria...
Q: Mi hanno detto che ho l'utero retroversoflesso. E' vero che non posso avere figli?
R: Assolutamente no. Nella quasi totalità dei casi l'utero retroversoflesso non causa nessun sintomo, fatta eccezione per saltuari disturbi, come accentuazione dei dolori mestruali, senso di pesantezza al basso ventre. In gravidanza l'utero già' alla 9 -10 settimana abbandona la retroversoflessione e diventa normalmente antiversoflesso. Solo in casi eccezionali, associati per esempio ad aderenze (le aderenze sono come delle "ragnatele" che si estendono dall'utero o dalle ovaie agli organi circostanti; possono essere causate da varie condizioni come interventi chirurgici, infezioni annessiali, endometriosi...Spesso se minime, sono frequenti e non causano nessun disturbo -oltre quello ovviamente della eventuale malattia di base-; se molto estese o situate in punti strategici, possono causare occlusione delle tube o indentazioni - compressioni sugli organi circostanti), può essere presente una retroversoflessione fissa (normalmente la retroversoflessione è mobile con utero che a distanza anche di pochi minuti può variare il suo stato e la sua posizione essendo per esempio ora normoversoflesso, ora retroversoflesso); solo in questa rara evenienza, ovviamente, la gravidanza non può continuare.
Q: L'eco si può fare in portatori di Pace Maker?
R: Generalmente si. Avvisare però l'ecografista
Q: Dovrò rimuovere bracciali, collane etc?
R: Assolutamente no; solo nel caso in cui determinino impedimento meccanico all'esecuzione dell'esame.